Uno dei più grandi colossi del mondo della pesca: “Daiwa” già presente con differenti “succursali” nei vari paesi del mondo, nel corso del 2014, ha modificato ulteriormente il proprio assetto strutturale ed organizzativo dando vita, anche a: “Daiwa Italy”. Questa strategia commerciale ha avuto quindi impatto anche sulla società italiana che si è sempre occupata di progettare, realizzare e commercializzare canne e prodotti a marchio Team Daiwa: la “Fassa S.p.A.” la quale trasformandosi in: “Fassa S.r.l.” ha scelto di continuare, come del resto ha sempre fatto, a sviluppare canne ed attrezzature per la pesca con la sola novità di introdurre sul mercato un nuovo marchio: “Fassa”. Tra i vari progetti, con la collaborazione e l’esperienza di Fausto Buccella, l’azienda ha deciso di realizzare anche una nuovissima serie di canne da trota lago destinate alla categoria “Entry level” che prendono il nome: “Prime”. Il nome, oltre a ricordare che si tratta della prima serie di canne da trota lago apparse sul mercato a marchio Fassa, identifica questo progetto come la serie di canne che permetterà, a tutti coloro che lo desiderano, di entrare nel mondo agonistico senza troppo spendere e partendo tecnicamente alla pari con gli altri agonisti. La serie “Prime” è composta da 14 modelli e quindi 14 azioni differenti tra loro che non solo permettono al pescatore di affrontare al meglio le molteplici situazioni di pesca ma consentono inoltre di “accontentare” i gusti di una clientela ed un mercato sempre più esigente.
Le canne della serie “Prime” presentano sezioni a lunghezza progressiva per ottimizzare i carichi di lavoro, vettini SensiTIP in carbonio pieno innestati a baionetta sui modelli da piombino e nelle misure paraboliche da bombarda (42L - 42LL e 42LH ), mentre innestati telescopici nelle misure “potenti”. Siamo giunti così ai primissimi giorni del mese di settembre 2015 e le tanto attese Fassa Prime fanno finalmente la loro comparsa, in versione “nuda”, nei negozi e per quanto mi riguarda, considerato il mio rapporto di collaborazione con Fassa, iniziato a partire dai primi mesi del 2015, ho avuto la possibilità di poter finalmente testare queste nuovissime canne. Viste a catalogo ed essendo personalmente a favore di uno stile sobrio, a primo impatto, la cosmetica di queste Prime, ed in particolare la scelta del rosso per la colorazione del fusto, mi ha lasciato un po’ perplesso ed “insoddisfatto” dal punto di vista estetico. La prima volta che le ho avute tra le mani ho invece iniziato ad apprezzare quel rosso lucido che si è rivelato molto più gradevole di quanto non apparisse a catalogo anche se qualcosa ancora non mi soddisfaceva. Così, spinto anche dal fatto che per una maggiore identificazione, anche visiva, dell’abboccata sulla vetta, prediligo legature di colore chiaro, ho deciso di effettuare le legature utilizzando un filo bianco; scelta che, a mio avviso e per i miei gusti personali, si è rivelata azzeccata e che ha donato alle canne quel tocco in più che ha contribuito a rendere ancor più gradevole l’aspetto estetico di queste “Prime”. Ma come ben sappiamo l’aspetto estetico, pur volendo la sua parte, non è di certo il fattore principale da considerare durante la valutazione e la scelta di una canna da pesca; cosi, dopo questa breve parentesi estetica, torniamo ad analizzare gli aspetti tecnici e le impressioni di queste tanto attese: “Prime”. In accordo con l’attuale responsabile R&D Fassa: “Riccardo Tamburini” ho deciso di iniziare i test partendo con 5 delle 14 azioni disponibili per proseguire poi testando le restanti azioni della serie analizzando le “Prime” che saranno commercializzate, successivamente, in versione già montata. Ho quindi scelto di cominciare i test con le azioni: 40UL, 40LLS, 40L, 42LH, 45LH; per le quali, vista la mia ostilità nei confronti degli anelli a ponte corto, ho optato per un montaggio effettuato con anelli a ponte medio. Allungando una Prime si percepisce immediatamente una sensazione di robustezza e solidità così come si intuisce, allo stesso tempo, di avere tra le mani un carbonio di buona qualità anche se con una discreta presenza di “resina” caratteristica tipica delle canne della categoria: “Entry level”. Il fusto, possiede un profilo slim a cui noi tutti, appassionati di trota lago, siamo ormai abituati impugnando la maggior parte di canne da trota lago anche di fascia superiore. Le azioni da piombino e le prime da bombarda (le 42), rapportate alla categoria di appartenenza, appaiono ben bilanciate e piuttosto leggere; impugnando invece la 45LH si percepisce una sensazione di leggera sbilanciatura in avanti che, montando un mulinello da circa 250-300gr, si riduce sensibilmente. Per i più pignoli o comunque per tutti coloro che, come me, prediligono canne estremamente bilanciate potrebbe essere utile valutare l’inserimento di un bilanciere nel calcio al fine di ottenere una bilanciatura ottimale. Sbacchettando “a vuoto” le canne in analisi si ha la percezione di un’azione, più o meno parabolica e di un fusto più o meno “potente”, a seconda dell’azione, ma si avverte in tutti i casi una discreta continuità e non si evidenziano punti “morti” come capita invece spesso di percepire muovendo canne “Entry level” e non solo. Un’altra sensazione che ho avuto testando queste Prime è quella di riconoscere l’ “impronta” di base a cui ci ha abituati Fausto Buccella con le sue precedenti “creazioni” ma allo stesso tempo ho notato, in modo più o meno accentuato a seconda dell’azione, una maggior “morbidezza” generale ed in particolare per quanto riguarda le vette. Questa morbidezza della vetta, unita alla “morbidezza” del materiale utilizzato per la realizzazione di questa serie di canne, a mio avviso, fa si che per mantenere una buona reattività e sensibilità, soprattutto in fase di abboccata, non si debba caricare eccessivamente la canna ma che si utilizzino invece zavorre che rientrino indicativamente a centro casting. Ovviamente chi di voi predilige invece pescare con canne molto cariche potrà tranquillamente “caricare” le varie azioni fino al limite estremo del casting a discapito di una inevitabile perdita di reattività e prontezza in fase di ferrata. Una delle azioni degne di nota, che mi ha particolarmente colpito rispetto alle altre “vecchie” creazioni guidate da Fausto Buccella è la 40L. Azione identificata in come tipica azione da partenza “aggressiva” ed indicata in presenza di trote particolarmente decise e con zavorre “importanti” è apparsa alla mia mano e durante i miei test una canna “pronta” e con una potente “schiena” che permette di recuperare e salpare velocemente le trote in velocità durante i primissimi turni di gara ma che manifesta allo stesso tempo una buona sensibilità in fase di abboccata in grado di gestire anche trote non particolarmente decise ed aggressive. La 42LH indicata sul catalogo Fassa, secondo le indicazioni di Fausto Buccella, come “ottima” anche con razzetto da 10gr è apparsa invece alla mia “mano” una canna quasi prettamente da pesca in superficie che gode di una buona sensibilità con bombarde fino a 15gr G4-G5 o con razzetti da massimo 8gr per una pesca in superficie ma non particolarmente adatta, a mio avviso, per una pesca con razzetti da 8-10gr in profondità in quanto mi è apparsa, in queste condizioni, troppo carica, con una vetta che rimane sempre troppo piegata e che non consente di percepire le prime tocche; soprattutto se poco decise. Descriverei e consiglierei quindi la 42LH, a differenza di quanto indicato a catalogo e sul sito Fassa, come: canna parabolica e sensibile indicata espressamente per bombarde di peso attorno ai 15gr max G5 e per una pesca in superficie. La più “piccola” che ho testato, la 40UL, mi è apparsa come una canna “morbida”, sensibile e dall’azione non particolarmente parabolica ma che gode di movimento per quanto riguarda le prime tre sezioni per passare poi ad una buona “schiena” in grado di contrastare anche le sfuriate delle trote più decise. Anche nella serie Prime, la 40LLS, con la sua azione parabolica che trasmette una sensazione di continuità e con la sua spiccata sensibilità, si è rivelata una delle mie preferite. Ho effettuato i test sia con catenelle che vetrini leggeri e sia con un piombino da 4gr, lasciato calare in profondità ed in tutti i casi, la 40LLS, si è dimostrata all’altezza della situazione: pronta, sensibile e potente allo stesso tempo. Infine, l’ultima azione che ho avuto modo di testare nonché la più “potente” tra quelle da me analizzate è la 45LH, descritta come: “Canna super parabolica per bombarde di peso attorno ai 15-20gr per la pesca in superficie…” ho ovviamente scelto di provarla in tutti i modi e quindi anche per una pesca in profondità. L’aggettivo: “Super parabolica” non mi è sembrato il più adatto e personalmente mi sento di descrivervela invece come una canna piuttosto parabolica, ideale soprattutto per una pesca in superficie con bombarde da 20gr ma in grado di svolgere degnamente il suo “lavoro” anche per una pesca in profondità con bombarde da 15gr. Testata prevalentemente con bombarde da 20gr G2-G4 gode di una buona sensibilità che permette di avvertire le tocche meno decise, anche a lunga distanza. La “potenza” non gli manca e sia in fase di lancio che durante il recupero del pesce consente di riuscire a gestire dignitosamente ogni situazione. Come accennato in precedenza, unica nota “negativa” è l’inevitabile tendenza a “tirare in avanti”; suggerirei quindi, come io stesso ho fatto, l’inserimento di un bilanciere nel calcio utile a mantenere meglio bilanciata la canna allo scopo di stancare meno il polso ed il braccio soprattutto durante un recupero a tremarella. Durante i miei test, per quanto riguarda l’azione 40L, ho notato una leggera “debolezza”, se così la possiamo definire, esattamente nel punto in cui è stato effettuato l’innesto a baionetta del vettino; pertanto, onde evitare che esso si sfili, suggerirei quindi, come avviene nella maggior parte dei casi, di fare effettuare un “controllo” di questo particolare da chi esegue il montaggio e di effettuare eventualmente una legatura supplementare proprio in prossimità dell’innesto a garanzia di una maggiore solidità e sicurezza. Concentrandosi infine sull’aspetto estetico e tralasciando il colore del fusto, in merito al quale ho già espresso la mia opinione, mi sento di affermare che, anche in questo caso, si nota la “linea” cosmetica alla quale Fausto Buccella ci ha abituati con le sue “vecchie” creazioni a partire dalle sigle ed i colori che identificano le varie azioni, i quali non si limitano alla sezione di base ma che si ripetono anche sulle varie sezioni fino ad arrivare alle finiture, come ad esempio quella della parte inferiore del calcio, che richiama il classico stile ad esempio delle Daiwa Specialist e Theory. Ovviamente, in questo caso è presente il nuovissimo logo Fassa sia nella versione circolare arancione che in tinta piatta (bianca) in entrambe le varianti: integrale “Fassa” e minimale “F”. Considerata la fascia “Entry level” nella quale si collocano queste nuove canne e la qualità dei materiali utilizzati, le conseguenti impressioni in pesca sono sicuramente positive e permettono a questa nuova serie di canne Fassa di distinguersi oggi sul mercato per il loro OTTIMO rapporto qualità/prezzo. Proprio per il loro prezzo al pubblico definirei la serie di canne Fassa “Prime” alla portata di tutte le tasche e destinate quindi a soddisfare le esigenze sia di chiunque voglia avvicinarsi alla pesca della trota lago e sia a tutti coloro che intendono approcciarsi al mondo dell’agonismo senza investire cifre esorbitanti ma con la sicurezza di poter disporre comunque di un vasto parco canne in grado di affrontare qualsiasi tipo di competizione e situazione di pesca.
A supporto della correzione alla "debolezza" da me riscontrata in fase di test riferita ai vettini riportati a baionetta aggiungo una foto che ne illustra l'esecuzione della legatura supplementare suggerita e che io stesso ho provveduto a fare effettuare sulle Prime con vettini innestati a baionetta:
by Bonez
VIDEO in HD (1080p):
Ne approfitto per ricordare a tutti che sono disponibile a rispondere a tutti i vostri dubbi e alle vostre domande che potete postare utilizzando i commenti qui sotto oppure attraverso il forum di Macinator.