Accessorio indispensabile per chiunque pratichi la pesca alla trota lago a livello agonistico ma indubbiamente utile anche per il pescatore amatoriale è il: “Cestello portatrote”. Esso, non soltanto, ha il compito di contenere e trasportare le trote ma si rivela, allo stesso tempo, estremamente utile per contenere sia le esche che tutta la minuteria necessaria per la realizzazione delle lenze. Oggi in circolazione ve ne sono moltissimi modelli differenti tra loro, più o meno voluminosi, più o meno capienti, più o meno dotati di “accessori” ed ovviamente più o meno costosi. Non soltanto alcuni tra i più famigerati marchi di attrezzature da pesca commercializzano, vari modelli di cestelli portatrote ma anche diversi produttori, piccoli artigiani, ed "hobbisti" realizzano, anche con il fai da te, i loro prodotto, come ad esempio quello che mi trovo ad analizzare nel dettaglio che due appassionati di trota lago come me: Michele e Terence, hanno realizzato ed hanno pensato di omaggiarmi. Si tratta di un cesto porta pesci, realizzato interamente in alluminio, super accessoriato e dotato di ruote che gli consentono di essere trasportato comodamente, senza troppi sforzi, per lunghi tragitti, anche se “carico” di pesce. Nonostante le dimensioni, piuttosto importanti, grazie alla struttura interamente in alluminio, questo cesto porta trote appare leggero e ben bilanciato anche se, essendo dotato di ruote, il fattore peso assume, a mio avviso, un’importanza pressoché irrilevante. Le varie parti strutturali non sono saldate ma assemblate, tra loro, con l’ausilio di rivetti i quali garantiscono comunque una buona solidità strutturale; tant’è che, durante i miei test, non hanno presentato segni di cedimento. La sacca interna è realizzata in un “morbido” pvc trasparente dotato di retinatura interna di rinforzo, a garanzia di robustezza e durata nel tempo. Essa è fissata alla struttura mediante parecchi “strappini” in velcro e contiene al suo interno un’altra sacca identica, più piccola, ma molto capiente, destinata a contenere un gran numero di trote. Il cestello, omaggiatomi dai due amici pescatori, è dotato inoltre di 2 sacche laterali di cui una, rettangolare, di medie dimensioni, caratterizzata da uno scomparto unico apribile con cerniera e da altre 2 piccole tasche, porta minuteria, esterne e richiudibili invece mediante velcro. Dalla parte opposta, sul lato in cui sono presenti le ruote, vi è invece fissata una, più piccola, sacca porta bombarde dotata inoltre di diversi scomparti utili a contenere bustine di ami, girelle o piccola minuteria varia; anch’essa apribile mediante una cerniera. Le 2 scatole porta esche risultano funzionali e fissate su di un supporto che ne consente la regolazione in altezza, a seconda delle proprie abitudini ed esigenze. Si tratta di due scatole “economiche” che non garantiscono un’elevata coibentazione termica e che si caratterizzano per una chiusura, a mio avviso, un po’ precaria ma che, a richiesta, possono essere “rimpiazzate” con scatole di qualità superiore. Se vogliamo essere puntigliosi, una nota “negativa” legata al particolare del supporto porta esche, è rappresentata dalla verniciatura dello stesso nonché dalla protezione laterale in gomma che, a causa della regolazione, si deteriorano molto facilmente. Il kit ruote, anch’esso basato su struttura in alluminio, è fissato alla struttura del cesto mediante viti a galletto e, nella parte superiore, attraverso ganci rapidi ad incastro, i quali consentono un veloce fissaggio, durante la fase di montaggio, ma che a mio avviso presenta una tenuta migliorabile nonostante durante l’utilizzo in pesca non ha mostrato particolari “debolezze”. Le ruote stesse appaiono di dimensioni adeguate alla struttura: non troppo ingombranti e nemmeno troppo misere. Particolare positivo: si tratta di ruote gonfiate ad aria e non piene; tutto ciò a vantaggio di riduzione delle vibrazioni, leggerezza e comfort durante il trasporto. Il cesto appare ben stabile sia durante gli spostamenti che a “riposo” nonostante un aspetto migliorabile riguarda, a mio avviso, i 2 “piedi” che sostengono la struttura. Essi appaiono poco “curati” dal punto di vista estetico ed evidenziano qualche problema di stabilità in presenza di sponde sconnesse. Credo, di aver concluso l’analisi dei dettagli e sperando di non aver scordato alcun particolare mi sembra doveroso concludere l'articolo con un grande GRAZIE a Terence e Michele che da grandi appassionati di pesca hanno dimostrato tantissima passione anche nella realizzazione di questo oggetto unico, funzionale e ben assemblato e che sono orgoglioso di custodire.
by Bonez