La pesca con il galleggiante é una delle tecniche piú conosciute anche tra i non pescatori. Chiunque debba crearsi un’immagine di pesca lo farà, con tutta probabilità, pensando anche ad un galleggiante. Il suo compito è quello di trattenere la lenza ad una profondità prestabilita e di segnalare al pescatore le abboccate del pesce, immergendosi. Nonostante l’immagine del galleggiante sia comunemente associata ad un tipo di pesca “statica”, da qualche tempo, esso ha trovato largo impiego anche nella pesca della trota in lago. In questo video di: "Lake trout Academy" vi parlerò dell'ABC della pesca alla
Siamo in autunno, ci troviamo al Lago Venere di Livraga (LO), scopriamo assieme come capire dove posizionarci sulle sponde del lago e come affrontare al meglio la nostra battuta di pesca. In questo video affronteremo molti altri argomenti e vedremo assieme ad esempio come imbobinare correttamente un mulinello da pesca. Non poteva mancare l'introduzione di novità riguardanti il mondo della pesca sportiva come ad esempio il nuovissimo mulinello Trabucco Xplore MTC al quale è già stato dedicato un articolo sul blog di macinator che potete trovare QUI. Come di consueto le catture non sono affatto mancate ed il Lago Venere i
Tremarella: lo strano nome di questo recupero bene illustra il movimento della canna, che deve, appunto, tremolare incessantemente, con lo scopo di far avanzare a scatti velocissimi l'esca. La tremarella si effettua sia con lenze a piombino, che a catenella che a vetrino. La forma e il peso specifico della zavorra influenzano il comportamento dell’esca sott’acqua. Il recupero si effettua con la sola canna, mentre questa si sposta bisogna far vibrare il vettino e tra un recupero e l’altro il filo in eccesso và recuperato con il mulinello. L’intensità delle vibrazioni e la velocità di spostamento della
Tipicamente un pesce solitario, territoriale ed aggressivo, staziona spesso al riparo tra la vegetazione scrutando l’ambiente circostante in attesa della sua preda. Ha un comportamento di caccia molto tipico; è in grado di rimanere fermo nell’acqua muovendo i raggi finali delle pinne dorsali e le pinne pettorali. Il luccio ha l’abitudine di sferrare il suo attacco aggredendo la preda lateralmente. Una volta stretta nella morsa della sua bocca, grazie ai suoi oltre 600 affilatissimi denti, rivolti all’indietro, la immobilizza per poi “girarla” ed inghiottirla. Si alimenta di altri pesci, rane, topi ed è anche affetto da