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Fluorocarbon Trabucco FC403 XPS Ultra Strong

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15/01/2019 11:26 #1 da Bonez
Fluorocarbon Trabucco FC403 XPS Ultra Strong - discussione creata da: Bonez
FC = Fluorocarbon
40= 40% in più di tenuta (rispetto agli altri)
3 = il numero di strati che ne costituiscono la struttura.

FC403 XPS Ultra strong: un fluorocarbon 100%, ultra morbido, invisibile in acqua la cui struttura è costituita da 3 livelli: un'anima in fluorocarbonio ad altissima densità, uno strato, morbido, intermedio ed infine una "pelle" estremamente resistente all'abrasione. Nell'ampia gamma di prodotti disponibile a catalogo Trabucco è proprio questo il filo che ho scelto per realizzare gli spezzoni terminali di tutte le mie lenze. Superate le prove a banco, tra cui quella relativa alla verifica del diametro effettivo (dimostrata dallo scatto sotto riportato), ho successivamente testato sul campo questo fluorocarbon, sia in pesca ad ore che durante 2 gare ottenendo risultati sorprendenti. La particolare morbidezza, abbinata soprattutto a diametri sottili rende la presentazione dell'esca estremamente naturale; così come l'ottima tenuta al nodo e l'elevata resistenza all'abrasione lo rendono un filo estremamente affidabile anche effettuando catture a ripetizione o durante combattimenti con trote di taglia. Se non lo avete ancora fatto e se avete occasione vi invito a provarlo.

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19/01/2019 20:54 #2 da alex1981

Bonez ha scritto: FC = Fluorocarbon
40= 40% in più di tenuta (rispetto agli altri)
3 = il numero di strati che ne costituiscono la struttura.

FC403 XPS Ultra strong: un fluorocarbon 100%, ultra morbido, invisibile in acqua la cui struttura è costituita da 3 livelli: un'anima in fluorocarbonio ad altissima densità, uno strato, morbido, intermedio ed infine una "pelle" estremamente resistente all'abrasione. Nell'ampia gamma di prodotti disponibile a catalogo Trabucco è proprio questo il filo che ho scelto per realizzare gli spezzoni terminali di tutte le mie lenze. Superate le prove a banco, tra cui quella relativa alla verifica del diametro effettivo (dimostrata dallo scatto sotto riportato), ho successivamente testato sul campo questo fluorocarbon, sia in pesca ad ore che durante 2 gare ottenendo risultati sorprendenti. La particolare morbidezza, abbinata soprattutto a diametri sottili rende la presentazione dell'esca estremamente naturale; così come l'ottima tenuta al nodo e l'elevata resistenza all'abrasione lo rendono un filo estremamente affidabile anche effettuando catture a ripetizione o durante combattimenti con trote di taglia. Se non lo avete ancora fatto e se avete occasione vi invito a provarlo.


provato stamattina con trote di taglia in libera il 0.145 ottimo filo secondo me

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19/01/2019 21:54 #3 da Bonez
Anche oggi, durante una gara, ho utilizzato l’XPS FC403 0.16mm. Durante uno degli ultimi turni mi è capitato di allamare una trota da circa 3-4kg e sono riuscito a portarla a riva in meno di 2 minuti ed a salparla senza guadino, nonostante le numerose catture effettuate in precedenza. Questo credo sia uno dei migliori test per un terminale; superato con 110 e lode. Ribadisco il mio consiglio: “Se avete occasione, provatelo!”

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22/10/2020 18:59 #4 da Terranova
Ma hai usato il terminale 0.16 sul lenza madre da 0.16? Oppure avevi in bobina uno 0.18?

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23/10/2020 08:17 #5 da Bonez

Terranova ha scritto: Ma hai usato il terminale 0.16 sul lenza madre da 0.16? Oppure avevi in bobina uno 0.18?


In bobina sempre uno 0,16 Xps Abrasion Plus. Lo spezzone terminale vario dallo 0,12 allo 0,18 a seconda delle necessità.

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23/10/2020 11:07 #6 da Terranova
Ah, quindi capita anche di mettere un terminale dello 0.18 su bobina 0.16? Pensavo fosse “d’obbligo “ mettere terminale più piccolo o al massimo uguale ma non più grande rispetto a quello in bobina.
Oggi acquisterò il XPS Abrasion + da 0.16 ed ho anche visto dovendo usare grammature di 40 grammi (per lo shock) il XPS Velvet procast 0.22 giallo intenso... approvi questa scelta estetica e cromatica per aiutarmi a capire quando sono prossimo al sottoriva?

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23/10/2020 11:21 #7 da Bonez
Certo, ad esempio in partenze di gara, può capitare. Per quanto riguarda lo shock leader io ti consiglierei l'utilizzo del MATCH TAPER LEADER

ciauuuuuuuuuz

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23/10/2020 15:17 #8 da Terranova
Grazie del chiarimento, non essendo un garista ed avendo iniziato da tre mesi a pescare non conoscevo affatto tale possibilità. Per lo shock , si , ho seguito la discussione ed il consiglio nel post dedicato.Certamente sono creati ad Hoc ma come detto preferirei avvalermi di un aiutino cromatico. Però ci penso...thanks

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23/10/2020 15:53 #9 da Bonez
Per quanto riguarda l'aiuto cromatico: premesso che in tutte le altre situazioni (in assenza di shock leader) dovresti già essere abituato a non averlo. l'avvicinarsi dello spezzone terminale potresti intuirlo anche dal passaggio del nodo di giunzione all'interno dell'apicale. I vantaggi di uno spezzone conico (come il Match Taper Leader) sono a mio avviso nettamente superiori rispetto a qualsiasi aiuto cromatico.

ciauuuuuuuuuz

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23/10/2020 19:02 #10 da Terranova
Il passaggio del nodino dal cimino lo intuisco e sento molto bene, ma vorrei anche adocchiare l’avvicinarsi della parte finale della lenza in fase di recupero. Potrei provare su due canne le due soluzioni quella da te proposta e lo shock giallo giusto per avere un feedback. Ho appena acquistato l’abrasion plus Purtroppo non ho trovato il Velvet pro cast giallo. Domani cercherò altrove grazie ancora ciao

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A differenza di quanto possa trapelare dal suo aspetto minaccioso, il luccio è un pesce estremamente delicato. Ecco perché una volta allamato e dato che lo DOBBIAMO rilasciare, è meglio recuperarlo velocemente (a meno che non sia stato catturato ad una discreta profondità). Una volta nel guadino, nonostante possano sussistere buone intenzioni, soprattutto quando si ha poca esperienza alle spalle, può capitare si commettano gravi errori nel maneggiare un luccio. Occorre quindi essere ben preparati e consapevoli del fatto che: oltre alla successiva sopravvivenza del pesce vi è in gioco anche l’incolumità delle nostre dita.

Sabato 17 settembre 2011, io (Bonez), Cavoz e Soffritto, abbiamo deciso di fare una pescata in un laghetto piccolo e ci siamo così recati al laghetto di Roccafranca (BS). Muniti di navigatore, dato che nessuno di noi era mai stato in quel lago, siamo giunti a destinazione verso le ore 7:10 del mattino e nonostante fosse abbastanza presto, la prima metà del laghetto era già occupata, su entrambe le sponde, da parecchi pescatori. Così, dopo aver effettuato il biglietto, ci siamo posizionati in una posizione quasi “obbligata”; precisamente a circa metà del lago sulla sponda opposta

Ancora una volta: Daiwa, una delle aziende leader nel commercio di attrezzatura ed accessori per la pesca in generale o meglio, più nello specifico: "Daiwa Italy", grazie all'esperienza ed alla collaborazione del grande "Maestro" Fausto Buccella ha dato vita ad una nuovissima serie di canne per la trota lago destinata ad un'ampia clientela di agonisti ma non solo. Questa nuova serie di ben 19 canne che prende il nome di: "Theory Super Slim" o più brevemente: "Theory" è stata infatti studiata e commercializzata per colmare il divario qualitativo ed economico presente tra due importanti serie

Come da tradizione, a partire dal 2012, ogni anno, ci si ritrova, assieme agli utenti Macinator che decidono di partecipare, sulle sponde di un lago per trascorrere una piacevole giornata in compagnia della nostra passione comune: la pesca della trota in lago; così, sabato 2 Maggio 2015, presso il laghetto: "Al Tiro" di Martinengo (BG), si è svolto il tanto atteso: "4° Raduno Macinator". Per quanto mi riguarda, ogni Raduno Macinator, considerata la sua importanza e considerati tutti i dettagli organizzativi, inizia qualche mese prima rispetto al giorno in cui ci si ritrova ma l'aspetto più bello è

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