Siamo a fine gennaio, quindi in pieno inverno: le temperature sono estremamente rigide e le trote stazionano a ridosso del fondo ed appaiono quasi sempre lente ed indolenti. Come vincere la loro apatia? Sicuramente, altrettanto lento, dovrà essere il nostro recupero ed effettuato mantenendo la nostra esca a ridosso del fondo. Dovremo quindi adottare lenze che ci consentano di mantenere la nostra esca il più possibili lenta e "naturale" davanti alla bocca delle trote. Una delle lenze più adatte al periodo invernale è senza dubbio quella a galleggiante abbinata ad uno spezzone terminale non troppo
Dal mio rapporto di collaborazione con l’azienda Trabucco, iniziato a Gennaio 2019, nasce il progetto: “Warden”. Si tratta di una serie di canne, da trota laghetto, particolarmente ampia in grado di soddisfare le esigenze agonistiche più disparate. La serie è composta da ben 12 azioni differenti, utili per affrontare al meglio ogni condizione di pesca, che va dal più piccolo piombino da un grammo fino a zavorre molto più “importanti” quali bombarde anche da 30-35 grammi di peso. La serie Warden si suddivide principalmente in: CINQUE modelli specifici per la pesca a corto raggio, ognuno
Domenica 17 aprile si è svolta presso il lago “La trota nel birreto” di Corno Giovine (LO) la gara di chiusura della stagione alla trota organizzata dalla società “Travacon” di Fombio. Nel lago sono state immesse circa 110 kg di trotelle di piccola taglia (circa 8-9 per kg) su cui si sono date battaglia 10 coppie in un settore unico. Al primo impatto la superficie del lago era segnata da poche bollate e da un colore torbido dell’acqua dovuto alla prima semina in settimana di tinche e pesci gatto che faceva presagire una gara non velocissima
Tipicamente un pesce solitario, territoriale ed aggressivo, staziona spesso al riparo tra la vegetazione scrutando l’ambiente circostante in attesa della sua preda. Ha un comportamento di caccia molto tipico; è in grado di rimanere fermo nell’acqua muovendo i raggi finali delle pinne dorsali e le pinne pettorali. Il luccio ha l’abitudine di sferrare il suo attacco aggredendo la preda lateralmente. Una volta stretta nella morsa della sua bocca, grazie ai suoi oltre 600 affilatissimi denti, rivolti all’indietro, la immobilizza per poi “girarla” ed inghiottirla. Si alimenta di altri pesci, rane, topi ed è anche affetto da