Ti sei mai trovato in presenza di trote, particolarmente svogliate, che stazionano ferme in superficie e che ignorano qualsiasi cosa gli passi davanti? In situazioni come questa, il mio consiglio è quello di provare ad innescare una camola alla "svizzera". Il suon innesco è piuttosto semplice: si inizia infilando l'amo a circa metà della pancia per poi far fuoriuscire la punta dalla coda o dalla testa (a seconda della direzione dell'innesco). Fai ATTENZIONE! Si tratta di un innesco particolarmente delicato che richiede un po' di esperienza, e la dovuta accortezza, sia nella fase di innesco che durante il
In una giornata fredda e piovosa di Dicembre, Daniele si trova a Borgosatollo (BS), presso il lago “Amici Delle Gerole” - una vecchia cava caratterizzata da una notevole profondità (13m nel centro) ed acque cristalline. La puntata è dedicata alla “disciplina” dello STRISCIO; nello specifico nelle due tecniche più utilizzate nel periodo invernale - il PIOMBINO e la BOMBARDA! Alla vista di qualche ‘’bollata’’ di superficie, Daniele decide di partire con la lenza a bombarda - argomento subito oggetto di una spiegazione dettagliata: come affondano le bombarde? Come si interpretano i dati presenti su di
Il luccio: predatore per eccellenza di acqua dolce. Caratterizzato da una bocca particolarmente pronunciata con un “becco” a papera dotato di denti estremamente affilati. Ama sostare al riparo attorno a qualsiasi tipo di vegetazione acquatica in attesa della sua preda nei confronti della quale tende agguati rapidi e violenti. Si nutre di altri pesci, a volte anche di dimensioni simili a se stesso. Può raggiungere delle taglie da capogiro ed innescare duelli molto avvincenti nonché attaccare l’esca con incredibile forza e, non sono rari, anche salti fuori dal pelo dell’acqua. La tecnica di pesca
Perché dobbiamo rilasciare il luccio? Il luccio va rilasciato perché questo fantastico predatore sta scomparendo. Soffre l'inquinamento, soffre le reti dei pescatori di professione, soffre la crudeltà dei bracconieri, soffre i cosiddetti: “padellari”; ovvero coloro che non rilasciano nulla. In Italia ne sono rimasti pochi e soltanto in pochissimi ambienti. Quello che un tempo era al vertice della catena alimentare, è ormai diventato solo una cattura occasionale. Partiamo da un dato di fatto: per avere la certezza di non arrecare alcun, seppur minimo, danno ai pesci dovremmo evitare di andare a pesca. Nella pratica del Catch