Sabato 3 settembre 2011, io (Bonez) assieme al Cavoz, ci siamo recati al lago del Cigno che si trova in via Donzinetti 43 a Borgosatollo (BS): un lago dalle medie dimensioni, ma piuttosto profondo; caratterizzato da un’acqua limpidissima e fresca in grado di ospitare le trote anche durante i periodi più caldi dell’anno. Giunti sul posto, verso le 7:30 del mattino, abbiamo dato uno sguardo generale al lago, analizzando soprattutto le zone più affollate dalla presenza di pescatori, ed abbiamo subito notato che vi era una densa concentrazione di pescatori sulla riva di ghiaia, opposta a quella del bar. Ci siamo così diretti a piedi verso quella sponda, ma mano a mano che ci avvicinavamo, ci rendevamo sempre più conto che nn vi era nemmeno un piccolo spazio libero in cui potersi infilare e abbiamo così pensato di fermarci poco prima della curva in una piccolissima zona non ancora occupata dai pescatori. Viste la dimensione del lago piuttosto contenuta e considerato che ci trovavamo nei pressi di un angolo, con pescatori sia alla nostra destra che alla nostra sinistra, ho deciso di iniziare la battuta di pesca con un piombo puro (crudo) da 10 grammi lasciandolo appoggiare sul fondo, per poi iniziare un recupero piuttosto “allegro” (veloce); ed utilizzando come esche alternativamente spaghetto e camola, oppure falcetti della Berkley (bianchi o multiclor). Dopo soli 3 o 4 lanci ho subito catturato la prima trota, poco dopo la seconda ed una terza dopo una decina di minuti; sembrava così una giornata all’insegna del divertimento, ma a queste tre catture è seguita una macinata d’acqua di circa 30 minuti. Così, considerata l’ultima mezz’ora piuttosto desolante, considerato che, nella zona in cui ci trovavamo, avevamo a disposizione una zona molto ristretta in cui lanciare e dato che un pescatore se n’è andato dalla sponda di ghiaia, alla nostra sinistra, abbiamo deciso di occupare il posto appena lasciato libero. Effettuato lo spostamento ho quasi subito catturato un paio di trote, pescando esattamente come prima, ma anche in questo caso sono state le uniche catture della prima ora di pesca trascorsa in questa zona del lago. Ho così deciso di sostituire il mio piombo puro da 10 grammi con un bugiardino da 15 grammi e di effettuare il recupero della lenza sia a ridosso del fondo che a profondità differenti, ma anche questo tipo di pesca non si è rivelata redditizia, in quanto mi ha regalato solamente qualche trotella casuale. Tra un lancio e l’altro, tra una sostituzione di bombarda e l’altra per cercare di trovare una pesca redditizia, il tempo scorreva e noi continuavamo a macinare acqua, mentre ad una trentina di metri da noi un gruppo di pescatori, piazzati praticamente uno sopra l’altro, catturavano frequentemente delle trote. Stanco di effettuare lanci a vuoto ho deciso di fare un giro verso di loro, portando con me la mia canna con il bugiardino da 15 grammi; arrivato ho subito notato che anche loro pescavano allo stesso modo, lasciando appoggiare l’esca sul fondo, e che era impensabile per me posizionarmi tra loro in quanto erano posizionati l’uno a 10 centimetri dall’altro. Vedendoli catturare trote molto frequentemente, non ho però resistito e mi sono posizionato a fianco dell’ultimo di loro ed ho effettuato 3 lanci che mi hanno permesso di catturare subito 2 trote, ma dato che non volevo dare fastidio a nessuno e considerato che mi trovavo in una posizione scomodissima per pescare, sono ritornato alla nostra postazione non molto distante da li. Questa mia breve escursione è servita a darmi la conferma che, proprio come pensavo, le trote si erano posizionate tutte in quella zona e l’elevata densità di pescatori in quel tratto non era affatto casuale; così ho continuato a pescare allo stesso modo, nella mia zona, senza disperarmi, ma accontentandomi di qualche rarissima abboccata ogni tanto. Con il passare del tempo, ho notato che anche nella zona redditizia le catture si facevano ovviamente sempre meno frequenti; segno che le trote rimaste erano sempre di meno; ed ho notato che, in questa situazione, i pescatori che continuavano ad effettuare qualche cattura ogni tanto, utilizzavano come esca un pesciolino siliconico di colore bianco e grigio della Berkley, che si è dimostrata l’esca per eccellenza in situazione di ricerca. Probabilmente, infatti, data la limpidezza dell’acqua e considerato che, nei pressi del sottoriva, si avvistano parecchi branchi di pesciolini, le trote immesse si ciberanno anche di loro e sono quindi facilmente insidiabili con quest’esca siliconica che assomiglia moltissimo ad un pesciolino. Tra un giro di manovella e l’altro è giunta l’ora di pranzo e stanchi di recuperare la lenza a vuoto, abbiamo deciso di concludere la nostra giornata di pesca che non è affatto stata una delle migliori; anzi, forse la peggiore della stagione estiva, conclusasi con solo una decina di trote catturate per quanto mi riguarda. In conclusione, mi sento di dire che per quanto riguarda il lago, si tratta di un ambiente bello e piuttosto curato; l’acqua è limpidissima, le trote di medie dimensioni, ma purtroppo disposte in una zona troppo ristretta, in grado di soddisfare al massimo 5 o 6 pescatori. Il mio consiglio, se decidete di recarvi in questo lago, in questo periodo, è quindi quello di recarvi sul posto, prima dell’apertura mattutina, in modo di potervi posizionare nella zona redditizia onde evitare di trascorrere una giornata come la nostra. Detto questo, credo che, prima o poi, ritorneremo nuovamente in questo lago, magari in un periodo in cui le trote si disporranno più omogeneamente, dando la possibilità a molti più pescatori di divertirsi e per poter dire che, anche noi Macinator ci siamo divertiti “macinando”, non acqua ma trote!
by Bonez
http://www.laghettodelcigno.com
Una foto da me scattata al pesciolino Berkley, ormai usurato, rivelatosi redditizio in questo lago:
Orari del lago:
Orario estivo: 6:00 -19:00
Orario invernale: 7:00 -17:00
Chiuso il Martedi