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Laghetto di Roccafranca (BS) - 17/09/2011

Sabato 17 settembre 2011, io (Bonez), Cavoz e Soffritto, abbiamo deciso di fare una pescata in un laghetto piccolo e ci siamo così recati al laghetto di Roccafranca (BS). Muniti di navigatore, dato che nessuno di noi era mai stato in quel lago, siamo giunti a destinazione verso le ore 7:10 del mattino e nonostante fosse abbastanza presto, la prima metà del laghetto era già occupata, su entrambe le sponde, da parecchi pescatori. Così, dopo aver effettuato il biglietto, ci siamo posizionati in una posizione quasi “obbligata”; precisamente a circa metà del lago sulla sponda opposta all’ingresso ed abbiamo immediatamente allungato le nostre canne da piombino. Ho così iniziato la mia battuta di pesca utilizzando una lenza realizzata con un piombino da 3 grammi ed un terminale lungo circa 80cm effettuando lanci e recuperi a tutte le profondità, alternando diverse tipologie di esche e di inneschi, ma senza ottenere buoni risultati. Solamente dopo circa una mezz’oretta di pesca sono riuscito a catturare la prima trotella, recuperando la mia lenza a circa 50 centimetri di profondità ed utilizzando come esca un innesco doppio, realizzato con una camola siliconica Berkley rossa ed una camola naturale. L’acqua particolarmente limpida del lago consente di vedere abbastanza bene, fin qualche decina di centimetri al di sotto della superficie; così, mentre effettuavamo i nostri lanci cercavamo di scorgere qualche trota nelle nostre vicinanze, ma siamo riusciti purtroppo a notare soltanto grosse carpe. Così, nonostante la cattura precedente da me effettuata a “galla”, ho deciso di effettuare i lanci successivi un po’ più in profondità, ma restando sempre e comunque “sollevato” dal fondo; in quanto la presenza di moltissime alghe non consente il recupero dell’esca a ridosso del fondale. Trascorsa quindi un’altra mezz’ora a “macinare” acqua e dato che alcuni tra i pescatori presenti, posizionati più verso la curva del lago, catturavano ogni tanto qualche trota, ho deciso di effettuare uno spostamento e mi sono infilato nel pochissimo spazio libero  proprio sull’angolo di fronte al bar. In questa zona ho subito notato qualche bollata, più o meno a centro lago, sulla mia sinistra, ma laddove non potevo lanciare in quanto avrei ostacolato ed ingarbugliato la mia lenza con quella degli altri pescatori presenti. Mi sono così limitato a lanciare nei pressi del sottoriva, di fronte a me, nel pochissimo spazio che avevo a disposizione, dove sono riuscito a catturare 5 trotelle, una ogni tanto, di cui circa la metà pescando a vista. Trascorsa un’altra oretta, e prosciugate le trotelle disperse, che si trovavano in quell’angolo; le poche trote che sono successivamente state immesse dal gestore, che si recava con il guadino tra i pescatori presenti alla mia sinistra, per liberare i pesci, si posizionavano subito davanti a loro dando la possibilità solo ad essi di catturarne qualcuna. Così, ormai rassegnato, ho deciso di spostarmi un’altra volta, posizionandomi, questa volta, di fronte alla nostra postazione di partenza laddove vedevo dritti davanti a me il Cavoz ed il king, che anche loro “macinavano” acqua se non per 4 trotelle catturate da Soffritto e 2 dal Cavoz, con la maracas, grazie a qualche lancio azzardato in traiettoria degli altri pescatori presenti alla loro sinistra. Trasferitomi in questa nuova postazione, ho provato ad alternare diverse lenze: vetrino, maracas, piombino, utilizzando terminali più o meno lunghi, effettuati con filo fluorocarbon dello 0,13, considerata la limpidezza dell’acqua, ma non c’è stato nulla da fare: sono riuscito a catturare anche qui solamente una trotella casuale. Invitato da Soffritto, mi sono così recato assieme a lui al bar del laghetto, laddove ci siamo gustati un buonissimo panino con il salame al termine del quale, senza il minimo dubbio, abbiamo deciso di raccogliere tutta la nostra attrezzatura e dirigerci verso casa dopo un’indimenticabile “macinata” d’acqua e non solo… A conclusione della nostra esperienza in questo laghetto mi sento di dire che per quanto riguarda le sue caratteristiche: si tratta di un bel lago dall’acqua molto limpida e profondo circa 5 – 6 metri, in cui va considerata però la presenza di moltissime alghe sul fondo, che ostacolano parecchio la pesca a striscio in profondità. Le trote immesse e catturate, durante la nostra giornata, sono state tutte di piccolissime dimensioni (da gara) e soprattutto non si sono disposte omogeneamente in tutto il lago, ma hanno costituito un branco piuttosto statico, che ha consentito ad un numero limitato di pescatori di effettuare catture. Sperando di aver avuto la sfortuna di capitare in questo lago in una giornata no, considerando gli aspetti descritti in precedenza e dato che con l’abbassarsi delle temperature, inizia in questo periodo la pesca alla trota anche in altri laghi più vicini a casa, mi sento di poter affermare che, non ritorneremo in questo lago almeno per un po’. Il consiglio che mi sento di darvi, al termine della nostra esperienza negativa, è comunque quello di dirvi che: se vi recate comunque in questo laghetto, in questo periodo, recatevi sul posto prima dell’apertura e posizionatevi nella zona nei pressi dell’angolo di fronte al bar, sperando che, anche quel giorno, le trote si posizionino proprio li, dove vengono rilasciate; se anche a voi capiterà una giornata come la nostra consolatevi con un ottimo panino con il salame!

by Bonez

 

 

Aggiornamento 27/08/2012:

Martedì 21 Agosto 2012 io (Bonez) e Pordo, per spezzare il periodo di pesca "estiva" a bombarda, abbiamo deciso di trascorrere una giornata pescando a piombino e per l'occasione abbiamo scelto di ritornare al laghetto di Roccafranca (BS). Considerando l'esperienza passata, di circa un anno fa; questa volta abbiamo deciso di partire da casa piuttosto presto in modo di arrivare a destinazione prima dell'apertura del lago per poterci accaparrare i posti migliori. Siamo così giunti, per primi, al laghetto di Roccafranca verso le ore 6:20 del mattino ed abbiamo atteso l'apertura dei cancelli, prevista per le ore 7, facendo quattro chiacchiere nel parcheggio adiacente al lago. Pochi minuti prima delle 7; oltre a diversi altri pescatori, è arrivato anche il gestore; così, rispettando l'ordine di arrivo nel parcheggio ci siamo diretti per primi verso il lago e ci siamo posizionati sulla sponda lato bar pochi metri dopo la "vasca" in cui vengono mantenute le trote per l'immissione. Fin dai primissimi lanci abbiamo subito iniziato a catturare qualche trotella pescando a "vista" con un piombino da 3gr, a pochissimi metri dalla riva, e quando non notavamo nessuna trota nelle nostre vicinanze riuscivamo comunque ad effettuare qualche cattura effettuando lanci più a distanza, lasciando calare l'esca per un periodo di 3-5 secondi prima di iniziare il recupero. Tra una cattura e l'altra è arrivato il momento in cui il gestore ha effettuato la prima immissione di 3-4 guadinate di trote; le quali hanno formato un paio di branchi che gironzolavano lungo tutta la sponda sulla quale eravamo posizionati e così, quando raggiungevano le nostre vicinanze, riuscivamo ad effettuare 3-4 catture ciascuno una dopo l'altra; per poi ritornare alla solita pesca "tranquilla" ed al solito ritmo di cattura come in precedenza. La situazione è rimasta bene o male la stessa per tutta la mattinata a parte gli ultimi 30/40 minuti di pesca, durante i quali, le poche trote rimaste nel lago erano molto sospettose ed apatiche, dato che alcune di esse erano probabilmente state "punte" e slamate ed altre erano invece estremamente sazie di mais e pasture varie che alcuni pescatori gettavano in quantità non indifferenti nel lago; ma siamo comunque riusciti ad effettuare ancora qualche cattura variando molto frequentemente il colore e la tipologia di innesco alternando pastelle e falcetti di vari colori. La nostra mattinata di pesca si è così conclusa verso le ore 10:30 con un totale di circa un centinaio di trotelle che ci hanno fatto divertire parecchio, soprattutto in questo periodo estivo in cui si pesca quasi esclusivamente a bombarda, in profondità in grandi laghi. A seguito di questa nostra esperienza più che positiva, vi consiglio quindi di recarvi al laghetto di Roccafranca e vi auguro di trascorrere una divertente giornata quanto la nostra.

by Bonez

 


 

 Orari del lago:

Tutti i giorni dalle 7 alle 11 e dalle 14 alle 18

CHIUSO il Mercoledì 


 


Quando si parla di pesca alla trota in lago non dobbiamo scordarci che: qualsiasi sia la tecnica di recupero o la lenza adottata è di fondamentale importanza basarsi sempre comunque sul principio fondamentale di rotazione dell'esca che serve a stimolare l’istinto predatorio delle trote. L'innesco riveste quindi un'importanza fondamentale per un'azione di pesca adeguata e vincente. L'esca deve sempre ruotare durante tutta l'azione di pesca, a partire dal momento in cui cade in acqua fino all'ultimo giro di manovella durante il recupero. Sia che si tratti di un innesco singolo, che di un doppio innesco ed indipendentemente che

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