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Popping e Vertical alle Maldive

Ciao a tutti, quest’oggi ho pensato di andare leggermente fuori tema rispetto a cio per qui è nato macinator.it; ossia il fantastico mondo della trota lago scegliendo di raccontarvi un’esperienza piuttosto insolita, ma ovviamente di pesca, vissuta dal nostro “socio”; nonché Amico Teo (gatTeo). Per chi non lo conoscesse infatti, va detto che, il nostro compagno di squadra Teo, si è avvicinato da poco al mondo della trota lago, ma fin da bambino ha sempre avuto una grandissima passione per la pesca in generale. Egli infatti, si diletta spesso praticando differenti tecniche di pesca sia in fiume che in lago come ad esempio il ledgering, lo spinning, la passata, ecc… riuscendo così ad insidiare e catturare differenti tipologie di pesci ed a vivere esperienze simili ma allo stesso tempo differenti tra loro. Circa un anno fa però il mio cuginetto Teo deve aver battuto la testa da qualche parte e nel giro di pochissimo tempo è nato in lui un grande desiderio: quello di partire per un’esperienza di pesca in mare (alle Maldive) a caccia di grandi prede da insidiare con tecniche come: “il popping” e “il vertical jigging”. Così, circa un mese fa, è partito per il suo viaggio dal quale è tornato dopo pochi giorni soddisfatissimo ed entusiasta della sua esperienza che ho quindi deciso di raccontarvi; anzi, di farvi raccontare direttamente da lui; vi lascio quindi alla breve lettura del suo racconto:

”Ciao a tutti, per chi già non mi conoscesse è bene sapere che oltre alla trota lago, la mia passione per la pesca, si estende anche allo spinning e non solo... perciò sfogliando riviste e siti internet sono rimasto incuriosito e affascinato da questi viaggi di pesca tropicali. Così ho deciso di provare e dal giorno in cui ho contattato l'accompagnatore è iniziata la mia “malattia” per tutto ciò riguardasse questo tipo di pesca, oltre una lunga attesa durata più di 6 mesi. Le tecniche praticate sono il “popping”, il “vertical jigging” e la traina durante i brevi spostamenti. Il popping prevede l'utilizzo di grandi artificiali di superficie a sezione per lo più cilindrica, che hanno la particolarità di avere la testa tagliata a 90° con un incavo più o meno accentuato; grazie a questa forma, quando vengono recuperati con “pompate” molto energiche, generano grandi schizzi e rumori che attirano i predatori incuriositi in superficie dando vita ad attacchi spettacolari. Le esche per il vj (vertical jogging) sono invece metalliche, con pesi che variano in questo caso dagli 80 ai 250 gr, che vanno calate sul fondo e recuperate molto velocemente imprimendo alla canna brevi movimenti rapidi e decisi. I pesci insidiabili in acque come quelle delle Maldive, in cui ho vissuto la mia esperienza, sono: gli ambiti GT (giant trevally), tonni, cernie, barracuda, squali, snapper, pesci vela, marlin e molti altri... L'azione di pesca viene svolta sempre dalla barca, salvo qualche giretto su isolette deserte e lingue di sabbia bianca per lo spinning più leggero da riva. L'attrezzatura deve essere al TOP in ogni minimo particolare, dalla canna alla più semplice girella, per poter combattere questi potenti pesci ed aver la possibilità di portarli in barca per una bella foto e l'immediato rilascio. La vita in barca è stata un'esperienza nuova e positiva, grazie anche al magnifico gruppo con cui mi trovavo; la giornata era così strutturata: sveglia alle 6, colazione, ore 7 partenza per la pesca (un gruppo sulla barca madre e una barca d'appoggio più piccola), pranzo alle ore 12-12:30 sulla barca madre, ore 14:30 di nuovo a pesca fino al tramonto, ritorno in barca per la cena e la notte. E' un'esperienza che consiglio a tutti gli amanti della pesca, che regala forti emozioni grazie alla potenza e alla bellezza dei pesci presenti e ai magnifici scenari che fanno da contorno. Con la speranza di tornare al più presto in quel paradiso vi saluto e vi auguro di poter vivere simili emozioni!”

Dopo aver letto il breve racconto di Teo credo non ci sia più nulla da aggiungere se non il link al sito dedicato a queste esperienze di viaggio, al quale anche Teo si è rivolto per vivere  la sua di esperienza: wildfishinganglers blogspot e lasciarvi ora alla visione delle foto che ritraggono quel meraviglioso “paradiso” incontaminato ed alcune tra le catture effettuate da Teo.

by Bonez


Domenica 30 agosto 2011, io (Bonez), Pordo e Cavoz; nonostante la stagione estiva, tipicamente da pesca a bombarda in laghi medio/grandi, abbiamo deciso di trascorrere una giornata non molto lontano da casa,  pescando a piombino; soprattutto per poter inaugurare la nuova canna appena acquistata dal Cavoz: una Strabilya 4 e ci siamo così recati al laghetto di Bordolano (CR). Per chi non lo conoscesse, si tratta di un piccolo laghetto, che sembra una piscina, di forma trapezoidale, avente le sponde di cemento, il quale è tutto circondato da ghiaia bianca. Il lago presenta una profondità

Domenica 8 gennaio 2012 si è svolta la prima di quattro prove del campionato invernale di pesca alla trota in lago che si disputa presso il laghetto Passo Guado in località Quinzano d’Oglio (BS). I partecipanti a questo campionato sono ben 90 concorrenti suddivisi in 45 coppie ed ogni coppia pesca alternativamente sullo stesso picchetto per 9 turni di gara per ciascun agonista costituendo un totale di 18 brevissimi turni di gara. In ognuna delle quattro prove vengono immessi 450kg di trotelle di piccola taglia che, viste le dimensioni ridotte del lago, garantiscono a tutti

Domenica 22 Luglio 2012, presso il bellissimo lago: “Laghi Blu Magenta” di Magenta (MI); ha “preso vita” il 1° Raduno Macinator: ossia una mattinata di pesca trascorsa in compagnia degli utenti di macinator.it. Questa semplice, ma divertente e piacevolissima manifestazione ha avuto inizio alle ore 7:30 del mattino; quando ci siamo ritrovati tutti al bar del lago  per bere un caffè in compagnia e per pagare la quota di ingresso al lago per 4 ore di pesca. Effettuato per ognuno di noi il biglietto di ingresso ci siamo subito precipitati sulla sponda “corta” del lago, esattamente

Martedì 16 agosto 2011, io (Bonez), Pordo e Cavoz, in compagnia delle rispettive mogli, figlie e fidanzate, abbiamo deciso di trascorrere il dopo ferragosto in un bellissimo lago di pesca sportiva, che nessuno di noi aveva mai visitato prima, ma che ci è stato consigliato dal grande cornelli: il lago di Rogno. Si tratta di un lago dalle medio/grandi dimensioni e dalla elevata profondità, caratterizzato da un bel paesaggio circostante ed un’acqua talmente cristallina e pura al punto di permetterne la balneazione; esiste infatti una zona del lago delimitata da una grossa corda tenuta in

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