• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La riserva di Gorreto

Per chi non lo conoscesse: "Gorreto" è un piccolo Comune della provincia di Genova in Liguria, al confine tra il Piemonte (provincia di Alessandria) e l'Emilia-Romagna con la provincia di Piacenza: questo "paesino" è ubicato alla confluenza del torrente Dorbera e del fiume Trebbia che, nell'alta valle ligure, si presenta con correnti, buche e bellissime lame d'acqua e nel quale è possibile esercitare tutte le tecniche di pesca, nelle "acque libere" e nelle "riserve di pesca" gestite con cura dall'Associazione Pescatori Val Trebbia. Così, venerdì 13 Giugno 2014, io (Bonez) assieme a 2 amici (Teo e Bonfi) ci siamo recati in questa magnifica valle per trascorrere una giornata di pesca in compagnia immersi nella natura e più precisamente nella cosiddetta: "Zona 1" della riserva di Gorreto che si estende sul fiume Trebbia per circa 1,5 km da il "lago" sottostante la briglia nel Comune di Gorreto verso monte dove confina con la Zona 2.

Per poter accedere alla Zona 1 "Cattura" è necessario presentarsi in una delle 2 strutture presenti nel comune di Gorreto: Albergo Miramonti o Bar Torre, muniti di regolare licenza di pesca e tessera F.I.P.S.A.S. e versare la quota di 20€; attraverso la quale verrà rilasciato un "permesso", della durata di mezza giornata, che consente inoltre di catturare e trattenere 5 salmonidi. Così, dopo aver ritirato i permessi, ci siamo recati sul tratto di fiume al quale avevamo accesso e risalendolo lentamente abbiamo iniziato a pescare cercando di insidiare le trote (iridee, fario, salmerini) che scorgevamo nelle varie "buche", dietro ai massi o nascoste sotto alla vegetazione vicino al sottoriva. Abbiamo pescato con una canna da spinning utilizzando come esca vari rotanti, ondulanti e "gomme" (tra cui il vermone Berkley Gulp) montate su teste piombate e le prime catture non si sono fatte attendere molto; dopo pochi minuti siamo infatti riusciti a catturare già i primi salmonidi. Risalendo lentamente il tratto della riserva siamo poi giunti in una zona del fiume con buche piuttosto profonde dove, grazie all'acqua cristallina, si riuscivano a scorgere diverse trote iridee, fario e salmerini presenti a diverse profondità e così abbiamo insistito pescando per parecchio tempo in quella zona riuscendo ad effettuare catture anche di taglia tra cui un iridea di circa 2Kg. Considerata la limpidezza dell'acqua e la diffidenza delle trote di fiume abbiamo utilizzato terminali piuttosto sottili (fluorocarbon TD Brave 0.13) e purtroppo altre 2 trote di taglia (stimate circa 3KG), con i loro denti affilati, hanno spezzato il terminale guadagnandosi di nuovo la libertà. Immersi in un paesaggio spettacolare, dinnanzi ad un'acqua cristallina ed a magnifiche trote che si scorgevano qua e la mimetizzate sul fondale o nascoste tra i sassi la giornata scorreva veloce e si è, purtroppo, presto avvicinato il momento di dover lasciare il torrente; così, verso le ore 11, abbiamo iniziato a dirigerci lentamente a valle effettuando qualche sosta per insidiare le ultimissime trotelle a disposizione per ogni permesso lasciando così, a malincuore, il fiume verso le ore 12:15. La nostra splendida giornata non poteva che concludersi con un pic-nic in compagnia immersi nella natura; così, una volta ritornati all'auto, ci siamo fermati all'ombra sulla sponda del trebbia per gustare ottimi salumi in compagnia e per brindare alla magnifica giornata appena trascorsa e a questa indimenticabile esperienza che consiglio a tutti voi. Concludo questo breve articolo ringraziando i miei compagni di avventura: "Teo" e "Bonfi" per la bellissima giornata trascorsa assieme sulle rive del Trebbia in compagnia della nostra passione comune ed in particolar modo Bonfi per averci portato con lui in questo bellissimo luogo prima d'ora a noi "sconosciuto"; appuntamento alla prossima...

Se qualcuno di voi fosse interessato a recarsi presso la Riserva di Gorreto potete trovare maggiori dettagli ed informazioni sulla brochure 2014

by bonez

GALLERIA FOTO:

 

VIDEO di una cattura (iridea circa 2Kg):


In questo articolo mi limito a rendere pubblico un ritaglio di giornale tratto dal quotidiano: "Il Cittadino del lodigiano" www.ilcittadino.it edizione di Sabato 10 Marzo 2012 e dedicato alla prima gara a trote organizzata dalla A.S.D. Pescasport Graffignana presso il laghetto: "La Trota nel Birreto" di Corno Giovine (LO). {gallery width=400 height=500 captions=boxplus.hover}notizie_giornale/1_gara_coppie_graffignana.jpg{/gallery}

Probabilmente alcuni di voi non ne hanno ancora sentito parlare; altri ne conoscono il nome, magari il design ma nulla di più; e così, in questo articolo, vi voglio presentare una nuova serie di canne da pesca specifiche per la trota lago e realizzate dalla stretta collaborazione tra la ditta: "Majora" ed il giovane campione di pesca trota lago bresciano: Fabio Zeni. Personalmente conosco da parecchio tempo Fabio per nome e per fama, ma, purtroppo, tra differenti impegni agonistici e non, ho avuto modo di conoscerlo meglio soltanto poco tempo fa; quando, tra una chiacchiera

Tipicamente un pesce solitario, territoriale ed aggressivo, staziona spesso al riparo tra la vegetazione scrutando l’ambiente circostante in attesa della sua preda. Ha un comportamento di caccia molto tipico; è in grado di rimanere fermo nell’acqua muovendo i raggi finali delle pinne dorsali e le pinne pettorali. Il luccio ha l’abitudine di sferrare il suo attacco aggredendo la preda lateralmente. Una volta stretta nella morsa della sua bocca, grazie ai suoi oltre 600 affilatissimi denti, rivolti all’indietro, la immobilizza per poi “girarla” ed inghiottirla. Si alimenta di altri pesci, rane, topi ed è anche affetto da

Ti sei mai trovato in presenza di trote, particolarmente svogliate, che stazionano ferme in superficie e che ignorano qualsiasi cosa gli passi davanti? In situazioni come questa, il mio consiglio è quello di provare ad innescare una camola alla "svizzera". Il suon innesco è piuttosto semplice: si inizia infilando l'amo a circa metà della pancia per poi far fuoriuscire la punta dalla coda o dalla testa (a seconda della direzione dell'innesco).     Fai ATTENZIONE! Si tratta di un innesco particolarmente delicato che richiede un po' di esperienza, e la dovuta accortezza, sia nella fase di innesco che durante il

Se apprezzi i contenuti offerti da macinator.it puoi dare il tuo contributo, per sostenere le spese di mantenimento del sito. Puoi effettuare la tua donazione scrivendo a: [email protected] oppure CLICCANDO sull'immagine sottostante per donare il tuo contributo attraverso una normalissima carta di credito.