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09/01/2012 - Trofeo invernale lago Passo Guado Quinzano (BS)

Domenica 8 gennaio 2012 si è svolta la prima di quattro prove del campionato invernale di pesca alla trota in lago che si disputa presso il laghetto Passo Guado in località Quinzano d’Oglio (BS). I partecipanti a questo campionato sono ben 90 concorrenti suddivisi in 45 coppie ed ogni coppia pesca alternativamente sullo stesso picchetto per 9 turni di gara per ciascun agonista costituendo un totale di 18 brevissimi turni di gara. In ognuna delle quattro prove vengono immessi 450kg di trotelle di piccola taglia che, viste le dimensioni ridotte del lago, garantiscono a tutti i partecipanti di divertirsi quasi dall’inizio alla fine della gara. Non mi soffermo sulla descrizione del lago in quanto è già stato recensito in 2 occasioni: QUI e QUI, ma passo subito all’inizio della gara che è avvenuto verso le ore 8 del mattino circa e ci ha visti partire al picchetto numero 9. Inizio io (Bonez) a pescare per primo e data la nostra esperienza passata maturata in quel lago, considerata la stagione in cui siamo e visto che non si vedeva nemmeno una bollata decido, come la quasi totalità dei partecipanti di partire pescando con una lenza a galleggiante da 3gr, con una piombatura “chiusa” di circa 10 pallini ed utilizzando come canna una teleregolabile da 5mt. Il primo lancio, così come tutti gli altri del primo turno di gara, lo ho effettuato senza utilizzare il mulinello, ma sfruttando la lunghezza della canna, come se fosse una canna fissa, per poter guadagnare velocità e le catture non sono mancate. Le abboccate sono state molto frequenti, ma le trote erano poco decise ad ingoiare e tendevano spesso a “sputare” l’esca causando parecchie “lisciate”, non solo da parte mia, ma da parte di tutti gli agonisti; fortunatamente, nonostante ciò, il primo turno di gara si è concluso per me con circa 9 – 10 catture. Il secondo, dei 18 turni di gara,  è toccato a Pordo; il quale ha anch’esso effettuato lo stesso tipo di pesca e bene o male lo stesso numero di catture; questo tipo di pesca è continuato per quanto ci riguarda anche per i successivi 2 turni di gara per ciascuno (4 totali). Durante il mio 4 turno di gara, stanco di effettuare parecchie lisciate, anche a galleggiante praticamente inabissato, ed avendo notato che era diminuita la frequenza delle abboccate,  ho deciso di provare ad effettuare qualche lancio utilizzando un piombino da 3gr e dopo un paio di “lisci” sono riuscito ad “entrare in pesca” e a prendere il giusto ritmo di gara effettuando parecchie catture una dopo l’altra ed ho così consigliato a Pordo di effettuare lo stesso tipo di pesca che si è rivelata anche per lui molto più redditizia ed azzeccata. Abbiamo continuato così entrambe ad effettuare lo stesso tipo di pesca per tutto il resto della gara; alleggerendo solamente la lenza durante gli ultimissimi turni di gara, utilizzando una catenella di sonar, in modo da assicurarci meglio le abboccate ed evitare rifiuti dell’esca da parte delle poche trote rimaste. La competizione è giunta al termine verso le ore 11:30 e ci ha visti piazzarci al primo posto del nostro settore con 102 catture ed al secondo posto assoluto di giornata; nonché della classifica generale del campionato invernale a 14 pesci di distacco dalla prima coppia classificata. Oltre alla nostra prestazione ed al buon risultato ottenuto ritengo doveroso sottolineare che è stata una bellissima manifestazione: ben organizzata e molto ben riuscita; sono stati infatti catturati poco più di 410kg di pesce su un totale di 450kg immessi e la taglia media del pesce si aggirava attorno ai 110gr. Credo che questi numeri parlino da se e siano sufficienti per comprendere che, considerando inoltre la stagione in cui siamo, si tratta di un lago dall’ottima resa e che è in grado di assicurare la cosa principale di cui ogni pescatore ne è alla ricerca: “il divertimento”. Faccio quindi, anche a nome di Pordo, i complimenti al gestore e a tutti gli organizzatori della manifestazione e vi lascio con un video, per il momento in fase sperimentale, e rivolto soprattutto a chi non ha mai gareggiato. Si tratta di alcuni spezzoni di gara ripresi direttamente in prima persona, con una microcamera, che mi sono applicato sul petto, per cercare di rappresentare quale sia la visione di un agonista durante l’azione di pesca in gara. Purtroppo le inquadrature non sempre sono ottimali, ma ho fatto quello che ho potuto; mi organizzerò per un risultato di ripresa migliore durante la prossima gara e vi lascio subito al video:

by Bonez

 

22/01/2012 – Seconda prova

Domenica 22 Gennaio 2012 si è disputata la seconda prova del Campionato invernale di pesca alla trota in lago a coppie descritto sopra; anche in questa occasione, la gara ha avuto inizio verso le ore 8:15 del mattino e, per quanto ci riguarda, ci ha visti partire al picchetto n° 21; ossia nell’angolo di fronte alla cascata che alimenta il lago. Comincio io (Bonez) a pescare per primo e come almeno tutti i concorrenti del nostro settore, inizio pescando con un galleggiante da 3gr lanciando non molto distante da riva; catturo subito una trota, la quale rimane però l’unica cattura dei primi due minuti di gara. Davanti a noi, sembrava non esserci nemmeno l’ombra di una trota ; cosicché sono stato costretto ad allungare leggermente il lancio, ma spostandomi soprattutto un po’ alla mia sinistra per riuscire a catturare qualche trota di fronte ai nostri avversari. Il primo turno di gara, si è così concluso, sia per me che per Pordo, che ha pescato per secondo, con circa 5 – 6 catture ciascuno, a differenza dei nostri avversari, che hanno avuto modo di concludere il turno con un numero di pesci catturati decisamente superiore al nostro; si è così preannunciata, per noi, fin dall’inizio, una gara da effettuare in rimonta. Dal secondo turno di gara e per i successivi 3 – 4 spostamenti, la tipologia di pesca che abbiamo effettuato è stata sempre quella a galleggiante, pescando più o meno distanti dalla riva e leggermente più spostati a destra o a sinistra, all’interno del nostro picchetto, o verso quello dei nostri avversari, a seconda di dove era posizionato il branco di trote della nostra zona di pesca. Le trote, infatti, erano distribuite piuttosto omogeneamente in tutto il lago, ma tendevano a formare piccoli branchi, a ridosso del fondo, o a volte anche parecchio più sollevate da esso (anche ad una profondità di meno di un metro) alternando così, zone circoscritte molto redditizie a zone con una quasi totale assenza di pescosità all’interno del settore stesso. Durante la gara diventava così importante identificare, nel minor tempo possibile, la zona in cui stazionava il “branchetto” di pesce per insistere poi pescando sempre nella stessa zona, finché le trote non si spostavano, o il branco venisse completamente decimato. Verso la metà gara circa, quando le catture sono diminuite vistosamente, abbiamo variato tipologia di pesca utilizzando piombi o catenelle di sonar da 2,5 – 3 grammi; lanciando anche in questo caso più o meno distanti da riva alla ricerca dei branchi di trote rimasti ed abbiamo continuato la nostra gara in questo modo, fino alla fine, riuscendo a catturare ancora diverse trotelle. Giunti alla pausa di gara, abbiamo effettuato la conta del pesce e, consultata la classifica provvisoria, ci trovavamo al secondo posto del nostro settore, con solo una trota di distacco dai primi: un risultato abbastanza soddisfacente, visto il distacco accumulato in partenza a causa di quel picchetto numero 20, ma che ci ha costretti a dover pescare ancora una volta in rimonta. Purtroppo, pero, è stata una rimonta che non si è concretizzata; concluso infatti il terzultimo turno di gara, con lo stesso divario dai primi classificati, la batosta finale è arrivata soprattutto al penultimo spostamento; quando i nostri avversari da inseguire si trovavano distanti da noi e, merito anche la loro bravura in quell’occasione, hanno saputo sfruttare al meglio il picchetto effettuando diverse catture nella zona dinnanzi a loro, in cui vi era la presenza di un piccolo branchetto di trotelle affamate. La seconda prova del trofeo si è così conclusa e ci ha visti piazzarci al secondo posto del nostro settore e, per il momento, al sesto posto assoluto nella classifica progressiva generale dopo due prove. In conclusione, dal mio punto di vista è stata una gara piuttosto divertente, dal numero di catture totali, leggermente inferiore a quello della prima prova e da tipo di pesca simile a quello della gara precedente anche se, in questa occasione, le trote mi sono apparse, come fatto notare in precedenza, disposte più a branchi. Concludo l’articolo rinnovando ancora una volta i miei complimenti all’organizzazione, al lago ed a tutta la gestione del complesso per l’ottima riuscita della manifestazione e per la bella giornata trascorsa.

By Bonez

 

05/02/2012 – Terza prova

La terza prova, valevole per il campionato invernale di Quinzano d’Oglio, per quanto ci riguarda, ha avuto inizio il giorno precedente: sabato 4 Febraio 2012; quando, nel primo pomeriggio, ricevo la brutta notizia da Pordo che si trova bloccato a letto con la febbre. Pur essendo una gara a coppie alterne, non è possibile parteciparvi individualmente, ed ho così immediatamente iniziato la ricerca di un compagno disposto a sostituire l’assenza di Pordo che fortunatamente è stato rimpiazzato nel giro di pochi minuti da: “Lele”, che ringrazio pubblicamente per la sua disponibilità. La domenica mattina inizia invece sotto la neve e con il prudente viaggio per raggiungere il laghetto considerate le strade innevate e le bassissime temperature, ma nonostante il gelo, arrivato a destinazione ho subito notato parecchie bollate sulla superficie del lago. Così, giunto il momento di iniziare a pescare, verso le ore 8:15, io (Bonez) decido di iniziare pescando con la solita, immancabile, teleregolabile da 6mt con la solita lenza a galleggiante da 3gr, ma pescando ad una profondità di circa 40cm sollevato dal fondo. La scelta, dal mio punto di vista, è stata azzeccata, dato che ho concluso il primo turno di pesca con 14 catture ed avvertendo la maggior parte delle abboccate  durante la fase di calata del galleggiante. Vista la resa del primo turno di gara, ho così consigliato anche al mio compagno: “Lele” di pescare allo stesso modo, il quale però, a causa di qualche liscio di troppo ed a causa della poca esperienza con la pesca a teleregolabile ha concluso il primo turno di gara con sole 8 trote. Il secondo turno di gara può essere considerato la replica del primo per quanto riguarda la tipologia di pesca, che è stata praticamente identica, anche se le catture sono state leggermente inferiori: una decina per quanto mi riguarda e circa 5 per quanto riguarda Lele. Abbiamo così continuato entrambe, con la stessa tipologia di pesca anche per i successivi 2 dei 9 turni di gara ciascuno, riuscendo a catturare ancora qualche trotella, anche se di turno in turno le abboccate si facevano comprensibilmente sempre meno frequenti. Così, dal 5 turno di gara in poi abbiamo alternato catenelle di sonar a vetrini da 3gr o galleggianti da 1,5gr recuperando l’esca a ridosso del fondo oppure pochi centimetri al di sotto della superficie dell’acqua a seconda della zona in cui ci trovavamo ed a seconda del fatto che si scorgeva qualche bollata oppure no. Giunti così al termine del sesto turno di gara abbiamo effettuato la conta del pesce e stilato la classifica provvisoria che ci ha visti al 3 posto del nostro settore con 81 trote, ad una sola trota di distacco dai secondi ed a circa una decina dai primi di settore (ormai irraggiungibili). Gli ultimi 6 turni di gara (3 per ciascun concorrente) si preannunciavano così per noi di fondamentale importanza per cercare di raggiungere la seconda posizione; e durante il mio 7° turno di gara (il primo dopo la pausa) avverto un’abboccata; ferro, e sono costretto a sbloccare immediatamente l’antiritorno del mulinello a causa di una voracissima partenza di una trota da 1,850gr allamata e fortunatamente recuperata. Purtroppo, però, anche i nostri avversari, che stavamo inseguendo, hanno effettuato una cattura, e ci trovavamo così ancora ad un pesce di distacco, ma certi che in caso di pareggio avremmo sicuramente vinto al peso, grazie a questa mia ultima cattura. Durante questi ultimi turni, nonostante continuassimo a variare tecnica di pesca, tipologia e colore dell’esca e profondità di pesca le abboccate erano praticamente assenti, non solo per noi, ma per tutti, e diventava un’impresa praticamente impossibile recuperare anche un solo pesce. Giunti quasi al termine del penultimo turno di gara, Lele avverte però un’abboccata a galleggiante, a pochi metri da riva, ma a mio avviso si lascia prendere un po’ troppo dalla fretta e ferra alla prima affondata del galleggiante “lisciando” così la trota del pareggio. Cerchiamo così di sdrammatizzare, di non demoralizzarci, e di continuare a pescare con convinzione ed all’ultimo mio turno di gara, dopo qualche passata a catenella, decido di pescare a galleggiante, a circa un metro di profondità, e giunto quasi al termine della passata avverto una “toccata”; così, cerco di mantenere moltissima calma; lascio che la trota ingoi l’esca e ferro, fortunatamente non a vuoto, la trota decisiva del pareggio; la numero 83. L’ultimissimo turno tocca ovviamente a Lele, che purtroppo non ha avuto la fortuna di avvertire nessuna abboccata; abbiamo così concluso la gara al secondo posto, a pari merito, ed ovviamente vinto al peso con circa 1.500gr di distacco dai terzi classificati. Tirando le somme della giornata mi sento di dire che, nonostante le rigidissime temperature, è stata una bellissima gara, il pesce è apparso tutt’altro che apatico; anzi, molto aggressivo e ci ha fatti divertire quasi come in primavera; vanno quindi, ancora una volta, da parte mia i miei più sinceri complimenti agli organizzatori, al lago ed alla sua impeccabile gestione. Per quanto riguarda il nostro risultato agonistico rimane invece parecchio rammarico per un primo posto mancato, che era senza dubbio alla nostra portata, ma che purtroppo non siamo riusciti a raggiungere anche a causa dell’inesperienza di Lele nei confronti della pesca con la teleregolabile, ma che ringrazio ancora una volta per la sua disponibilità dimostrata. Grazie comunque anche a questo secondo posto (conteggiato come 2,5 a causa del pari merito) ci troviamo ora al 7° posto assoluto nella classifica progressiva del torneo dopo 3 prove disputate.

By Bonez

19/02/2012 – Quarta prova

Domenica 19 Febbraio 2012, come da programma, presso il laghetto Passo Guado di Quinzano d’Oglio, si è disputata la quarta ed ultima prova del Trofeo invernale di pesca alla trota in lago a coppie alla quale anche noi abbiamo ovviamente partecipato. Al nostro arrivo abbiamo subito notato parecchie “bollate” che si ripetevano in continuazione a testimonianza del fatto che, le trote, contrariamente a quanto suggerirebbe la stagione, stazionavano poco sotto il pelo dell’acqua. Anche poco prima del primo turno di gara che ha avuto inizio, per quanto ci riguarda, al picchetto n° 26 si scorgeva dinnanzi a noi qualche bollata, ma oltre la metà lago opposta alla nostra sponda; cosicché, io (Bonez), ho deciso di lasciare in disparte la classica canna teleregolabile per dare spazio ad una lenza a piombino da 3gr. Durante tutto il turno ho così effettuato lanci piuttosto lunghi recuperando l’esca pochi centimetri sotto il pelo dell’acqua ma, a causa della distanza di pesca  e della poca convinzione da parte delle trote durante la fase di abboccata, sono riuscito a catturare solamente 6 o 7 trotelle, ma che mi hanno comunque permesso di rimanere allineato con gli altri concorrenti del nostro settore. Anche durante il secondo turno di gara svolto da Pordo, sullo stesso picchetto, sia la tipologia di pesca che il numero di catture sono rimaste bene o male le stesse. Durante il turno successivo di gara invece abbiamo potuto notare qualche bollata anche più nei pressi del sottoriva ed abbiamo così alternato la pesca a piombino alla classica pesca con la teleregolabile, ma pescando anche con la lenza a galleggiante ad una profondità di circa 80cm. Questo alternarsi di tipologie di pesca si è susseguito anche per tutti i turni successivi fino alla pausa centrale di gara a seconda della quantità di pesce presente nei pressi del nostro picchetto e considerata la distanza, rispetto alla riva, a cui stazionava il branco di trote. Mi sento di sottolineare, come già accennato in precedenza, che dal mio punto di vista le trote non sono apparse molto decise e “convinte” nell’abboccata e tendevano a non ingoiare mai decisamente l’esca; causando non solo da parte nostra, ma credo da parte della quasi totalità degli agonisti, diverse “lisciate”; soprattutto pescando a piombino. E’ proprio anche a causa di tutti questi “lisci” e per una quantità non indifferente di trote sferrate o slamate che, durante i turni finali di gara, erano presenti nel lago ancora parecchi pesci che riaffioravano, piuttosto frequentemente, in superficie permettendoci di scorgere ancora molte bollate. Durante gli ultimi 6 turni di gara (tre per ciascuno di noi) abbiamo così cercato di insidiare le trote rimaste, per la magior parte sicuramente già “punte”, ma comunque poco vogliose di abboccare pescando con lenze a vetrino da 3gr o con la micidiale lenza a maracas variando spesso colore e tipologia di esca. Siamo riusciti in questo modo a catturare ancora diverse trotelle, che ci hanno permesso di mantenere la prima posizione all’interno del nostro settore, già guadagnata e raggiunta durante la prima metà di gara, che abbiamo invece concluso al primo posto del nostro settore con 87 catture. Sommando invece questo nostro piazzamento a quelli delle precedenti tre prove abbiamo totalizzato 6,5 penalità tecniche che ci hanno permesso di piazzarci al quinto posto della classifica generale e finale dopo quattro prove su un totale di 45 coppie partecipanti; un risultato piuttosto soddisfacente, ma che ci lascia con un po’ di rammarico per quanto riguarda le due prove in cui, per un motivo o per l’altro, ci siamo piazzati al secondo posto, del nostro settore, in quanto avremmo potuto raggiungere la prima posizione senza particolari difficoltà. Detto questo termino l’articolo rinnovando i miei complimenti non solo agli organizzatori della manifestazione ma anche alla gestione del laghetto; ringraziando tutti per la bella giornata di ieri e per la divertentissima intera manifestazione concludendo salutando tutto lo staff con un arrivederci alla prossima edizione.

by Bonez


Tipicamente un pesce solitario, territoriale ed aggressivo, staziona spesso al riparo tra la vegetazione scrutando l’ambiente circostante in attesa della sua preda. Ha un comportamento di caccia molto tipico; è in grado di rimanere fermo nell’acqua muovendo i raggi finali delle pinne dorsali e le pinne pettorali. Il luccio ha l’abitudine di sferrare il suo attacco aggredendo la preda lateralmente. Una volta stretta nella morsa della sua bocca, grazie ai suoi oltre 600 affilatissimi denti, rivolti all’indietro, la immobilizza per poi “girarla” ed inghiottirla. Si alimenta di altri pesci, rane, topi ed è anche affetto da

Domenica 25 Settembre 2011, io (Bonez), Pordo e Teo, siamo andati a fare una pescata nel, non lontano da noi, laghetto Passoguado di Quinzano d’oglio (BS). Si tratta di un laghetto dalle piccolissime dimensioni, caratterizzato da una cascata presente in uno dei quatto angoli, provocata da un piccolo fiumiciattolo che alimenta il lago; ed è proprio grazie all’acqua fresca di questo fiume che, assieme all’abbassarsi delle temperature ha permesso l’immissione delle trote anche in questo periodo, nonostante la bassa profondità del lago che raggiunge all’incirca i 2,50 metri nei punti più profondi. Noi tutti conoscevamo

Al mio ingresso nella "famiglia" Trabucco, il primo progetto a cui abbiamo lavorato assieme è stato quello riguardante la serie di canne da trota lago mid-level: "Warden". Durante il 2022 ed i primi mesi del 2023 siamo ripartiti da loro ed abbiamo lavorato per migliorarle ancora. Nasce così la nuovissima serie di canne Warden XS per le quali è stato migliorato il materiale che le rende ancora più sensibili, precise, affidabili e performanti. Le azioni da bombarda più corte sono state allungate; le vecchie 4.30mt sono ora diventate 4.40. Su tutta la serie è stata

Dal mio rapporto di collaborazione con l’azienda Trabucco, iniziato lo scorso gennaio 2019, dopo un anno di lavoro, nasce una super novità 2020: che prede il nome di Switch Lake Trout. Si tratta di una serie di canne, TOP di gamma, composta da 13 modelli differenti, che ho avuto l’onore di “disegnare” per Trabucco. 5 sono le azioni da Tremarella, tutte lunghe 4.00mt ed identificate dal colore rosso e ben 8 modelli da Bombarda caratterizzati da lunghezze differenti: da 4,20 fino a 5.00 mt ed identificati dal colore arancione. L’ impiego di un

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