Esche ed Inneschi

Esche ed Inneschi

Esche naturali:

Per esche naturali si intendono tutte quelle esche che sono presenti in natura e le più utilizzate per la pesca della trota sono: le camole del miele, i caimani, ed i lombrichi. Un buon innesco è caratterizzato da: rotazione, robustezza e dimensioni proporzionate alla preda che si vuole insidiare ossia la elazione tra l’esca che si vuole utilizzare e la dimensione delle trote da insidiare. Una grossa trota predilige spesso, ma non sempre un innesco grosso, una trota di taglia media attaccherà sempre esche di dimensioni medio piccole e una trota piccola, si adatta invece un po' a tutto: dall'innesco piccolo a quello grosso. Innanzitutto è bene conoscere la specie da insidiare: le fario, come i salmerini, preferiscono un'esca scura; il salmerino in particolare predilige il verme. Per l’innesco singolo si utilizzano ami piccoli del n° 8/10, mentre per l’innesco doppio è preferibile utilizzare ami del n° 4/6, facendo in modo che le due camole formino una “L” che garantirà un’ottima rotazione. Supponendo di utilizzare le camole come esca: nel caso di un innesco doppio la prima camola la facciamo calzare tutta coprendo la paletta dell’amo e salendo un pezzo anche sul filo, mentre la seconda la infileremo fin circa la sua metà e faremo in modo che la sua coda funga da elica. Nel caso di un innesco singolo invece i metodi di pinzatura sono sostanzialmente 2: primo caso infiliamo la camola dalla coda fino a far passare interamente l’amo attraverso il corpo per farlo uscire dalla parte della testa, infine facciamo scorrere l’intera esca sul filo; la camola rimarrà così bloccata sulla paletta durate lo striscio le farà assumere una forma a elica e la sua rotazione sarà assicurata. Nel secondo caso la camola va pinzata due volte, la prima appena dietro la testa, poi nuovamente sotto e la punta va fatta uscire quasi all’estremità della coda mantenendo una piccola codina che faciliterà la rotazione.

Se siete interessati ad approfondire questo argomento potete leggere gli articoli dedicati alle varie esche naturali semplicemente cliccando sui link sottostanti:

La camola - Il caimano -Il verme

Esche artificiali o siliconiche:

Nonostante queste tipologie di esche non siano ammesse nelle competizioni F.I.P.S.A.S, molte ditte produttrici si prodigano nello studio e nella realizzazione di camole, vermi o grub di qualsiasi colore, dimensione e consistenza ed esse vengono spesso impiegate per la pesca sportiva a striscio non agonistica.

Perché utilizzare la gomma?

Le motivazioni di questa scelta possono essere molteplici, ma due in particolare spiccano all’occhio del pescatore: la comodità e la versatilità nell’utilizzo. Quando decidiamo di effettuare una battuta di pesca con esche vive, infatti dobbiamo sempre preoccuparci di acquistare in tempo le eventuali esche naturali per poi conservarle in un luogo adatto fino al loro utilizzo per non lederne la loro vitalità. Con le esche in silicone questo problema non sussiste, infatti così come le pastelle multicolor possono essere comodamente conservate in qualsiasi luogo e la loro durata è praticamente infinita. Per quanto riguarda la loro versatilità invece il discorso è ancor più evidente: la scelta tra le infinite colorazioni, forme e taglie ci garantisce maggiori probabilità di catture rispetto alle esche naturali. Anche il semplice bianco, che di solito è il colore più catturante, nella gomma è assolutamente più candido e brillante che in natura e per questo estremamente più catturante. In passato uno dei problemi più evidenti delle esche siliconiche era costituito dal fatto che la trota, stuzzicata dal loro roteare e spinta ad attaccarle, proprio per la loro consistenza e la mancanza di sapore doveva essere ferrata al minimo sentore di abboccata, pena la sua inevitabile fuga. Oggi, invece, la ditta: “Berkley” con l’evoluzione delle gomme, ha pensato anche a risolvere questo problema rendendo le proprie esche “saporite” realizzando esche siliconiche “Gulp! Alive!”. Le esche della tecnologia Gulp! sono immerse e impregnate in un liquido saturo di sostanze attiranti; ogni esca Gulp! Alive! assorbe venti volte più sostanze attiranti di una normale esca Gulp! e disperde sapori e odori 400 volte più di un esca naturale. Cento per cento biodegradabile, ogni esca Gulp! Alive! può essere ricaricata semplicemente rimettendola nel suo liquido di governo. Il più classico degli inneschi, utilizzando esche siliconiche, è quello singolo ed in questo caso utilizziamo un amo n° 6/8 facendolo entrare dalla testa fino a circa ¾ della nostra esca siliconica formando come sempre la solita “L”. Vista la varietà di forme e colori che Berkley mette a disposizione del pescatore, anche l’innesco doppio non è mai da sottovalutare; in questo caso utilizzeremo ad esempio due camole siliconiche: la prima infilata interamente a coprire il gambo dell’amo, la seconda pinzata dalla testa fino a circa metà della sua lunghezza andrà a formare la classica “L”. Nel caso si disponga anche di esche naturali ci si può infine sbizzarrire con un innesco misto unendo la classica camola viva a coprire l’amo a quella siliconica nella parte inferiore o viceversa; l’importante è sempre e comunque ottenere un’esca rotante.Ultima esca artificiale utilizzata per la pesca a striscio è la pastella o pasta per trote prodotta sempre dalla “Berkley”; essa viene venduta in piccoli vasetti di vetro ed è presente in molteplici colorazioni, sia a tinta unita che di diversi colori mischiati ed è disponibile anche in versione con brillantini per renderla ancor più brillante. La pasta da trota trova il suo miglior utilizzo nella pesca con un recupero piuttosto lento e specialmente in estate abbinata anche a grub siliconici. Essa si innesca su ami del n° 4/6 facendo una pallina e modellandola a proprio piacimento formando una piccola pera allungata o un triangolo ma che in ogni caso in acqua dovrà roteare.

by Bonez

 

Cliccate qui per vedere diversi video su come realizzare alcuni tipi di inneschi

 


 Uno dei più grandi colossi del mondo della pesca: “Daiwa” già presente con differenti “succursali” nei vari paesi del mondo, nel corso del 2014, ha modificato ulteriormente il proprio assetto strutturale ed organizzativo dando vita, anche a: “Daiwa Italy”. Questa strategia commerciale ha avuto quindi impatto anche sulla società italiana che si è sempre occupata di progettare, realizzare e commercializzare canne e prodotti a marchio Team Daiwa: la “Fassa S.p.A.” la quale trasformandosi in: “Fassa S.r.l.” ha scelto di continuare, come del resto ha sempre fatto, a sviluppare canne ed attrezzature per la pesca con

Prima di passare ad approfondire le caratteristiche tecniche di questa rivoluzionaria serie di canne da pesca è d'obbligo soffermarsi su una breve introduzione indispensabile per comprendere tutte le particolarità delle nuovissime Rapture BiG TROUT. Ad oggi, trattando l'argomento: "trota lago" viene spontaneo e naturale pensare alle tecniche di pesca a striscio basate sul principio fondamentale della rotazione dell’esca; ovvero: tremarella e bombarda che vengono praticate usando canne lunghe mediamente da 4 a 5 metri che vedono impiegare come esca regina la camola del miele per poi spaziare nell’ampia gamma di varie esche siliconiche o pastelle.

Ancora una volta: Daiwa, una delle aziende leader nel commercio di attrezzatura ed accessori per la pesca in generale o meglio, più nello specifico: "Daiwa Italy", grazie all'esperienza ed alla collaborazione del grande "Maestro" Fausto Buccella ha dato vita ad una nuovissima serie di canne per la trota lago destinata ad un'ampia clientela di agonisti ma non solo. Questa nuova serie di ben 19 canne che prende il nome di: "Theory Super Slim" o più brevemente: "Theory"è stata infatti studiata e commercializzata per colmare il divario qualitativo ed economico presente tra due importanti serie

Probabilmente alcuni di voi non ne hanno ancora sentito parlare; altri ne conoscono il nome, magari il design ma nulla di più; e così, in questo articolo, vi voglio presentare una nuova serie di canne da pesca specifiche per la trota lago e realizzate dalla stretta collaborazione tra la ditta: "Majora" ed il giovane campione di pesca trota lago bresciano: Fabio Zeni. Personalmente conosco da parecchio tempo Fabio per nome e per fama, ma, purtroppo, tra differenti impegni agonistici e non, ho avuto modo di conoscerlo meglio soltanto poco tempo fa; quando, tra una chiacchiera

 

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